Questa pagina serve a rendere pubbliche le generalità di chi campa truffando e raggirando, ma la fa sempre franca.
La necessità di post nasce dalla costatazione della deriva comportamentale di persone, gruppi, Istituzioni. È degenerazione questa che regna in ogni strato della società: truffe, raggiri, illegalità di ogni tipo sono per di più implicitamente incoraggiati dallo Stato stesso, dove politici e politicanti (sempre più spesso nel doppio ruolo di pregiudicati) da tempo immemore infangano morale e valori e coprono di sberleffi le persone oneste con il continuo susseguirsi di indulti, condoni, grazie, amnistie, per non parlare delle recenti leggi “ad personam”. Culturalmente l’Italiano è incentivato all’illegalità: chi non commette reati è “più fesso”, perché in un modo o nell’altro il malfattore la fa sempre franca. È il momento di alzare la testa della decenza e della legalità.
Sicuramente questa mia proposta non potrà fermare i professionisti del crimine “d’alto bordo”, ma per lo meno ambisce a suscitare una reazione, prima di tutto psicologica e poi fattuale, con l’obiettivo di innalzare una rete tra “poveri cristi”, tra i vessati, gli sventurati, i colpiti dalla scure del furbo che può fregare l'onesto con gli sporchi accordi tra truffatori.
No, non si tratta di denuncia personale sospinta da incoffessabile tornaconto, ma di un gesto altruistico, di autodifesa del povero cittadino che paga sempre per le angherie dei malfattori e dei prepotenti.
La necessità di post nasce dalla costatazione della deriva comportamentale di persone, gruppi, Istituzioni. È degenerazione questa che regna in ogni strato della società: truffe, raggiri, illegalità di ogni tipo sono per di più implicitamente incoraggiati dallo Stato stesso, dove politici e politicanti (sempre più spesso nel doppio ruolo di pregiudicati) da tempo immemore infangano morale e valori e coprono di sberleffi le persone oneste con il continuo susseguirsi di indulti, condoni, grazie, amnistie, per non parlare delle recenti leggi “ad personam”. Culturalmente l’Italiano è incentivato all’illegalità: chi non commette reati è “più fesso”, perché in un modo o nell’altro il malfattore la fa sempre franca. È il momento di alzare la testa della decenza e della legalità.
Sicuramente questa mia proposta non potrà fermare i professionisti del crimine “d’alto bordo”, ma per lo meno ambisce a suscitare una reazione, prima di tutto psicologica e poi fattuale, con l’obiettivo di innalzare una rete tra “poveri cristi”, tra i vessati, gli sventurati, i colpiti dalla scure del furbo che può fregare l'onesto con gli sporchi accordi tra truffatori.
No, non si tratta di denuncia personale sospinta da incoffessabile tornaconto, ma di un gesto altruistico, di autodifesa del povero cittadino che paga sempre per le angherie dei malfattori e dei prepotenti.
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