Visualizzazioni totali

martedì 31 marzo 2009

LE FAVOLE DI ESOPO E DI FEDRO


Cari amici delle cause buone e della libertà, vedo che alcuni di voi cominciano ad uscire dai binari, lasciandosi confondere dai lupi mannari.
Alcuni bisticciano in famiglia, altri attizzano gli istinti primordiali, mostrando i muscoli e i loro potenziali. Scherzar li nobili al potere, coi loro simili animali vi porta più lontano che usare i tribunali.
Già prima dei romani, usavano la favola vivendo più contenti, così se la ridevano in baffo ai prepotenti.

L’inventore della favola è considerato Esopo, uno scrittore greco vissuto nel VI secolo a.C., da cui prese ispirazione il poeta latino Fedro, vissuto nel I secolo d.C. Le sue favole si presentano con uno stile breve ed essenziale, alla fine hanno una breve morale. Esopo ha un suo carattere particolare: mediante le sue divertenti storie mette in luce pregi e difetti degli uomini con intenzione educativa e bonariamente satirica. I personaggi delle favole antiche sono animali, che rappresentano alcuni comportamenti degli uomini, i loro vizi e le loro virtù; gli animali delle favole pensano e si comportano come esseri umani e come questi hanno caratteristiche positive e negative. Il ricorso al mondo animale è dettato anche dall’esigenza di comunicare messaggi che in maniera esplicita non potevano essere diffusi in periodi storici caratterizzati da regimi totalitari, come nella Roma imperiale. E allora gustatevi queste due favole dell'antichità ma più che mani attuali.


--------------------------------------------------------------------------------
Una favola di Fedro: LA CORNACCHIA E LA PECORA.

--------------------------------------------------------------------------------
“L’odiosa cornacchia si posò sulla schiena di una pecora e con il becco la tormentò e la picchiò a lungo. –Se tu andassi a fare questi sgarbi al cane - sospirò la pecora – li pagheresti cari!
Ben per questo non vado da lui, ma vengo da te – rispose pronta la cornacchia.
– I dispetti li faccio ai deboli, con i potenti sono ossequiosa: campo cent’anni!”

La cornacchia di questa favola raffigura, da un lato la prepotenza esercitata nei confronti dei più deboli e dall’altro il servilismo di fronte ai potenti.


--------------------------------------------------------------------------------
Una favola di Esopo: LE VESPE, LE PERNICI E IL CONTADINO

--------------------------------------------------------------------------------

Vespe e pernici, afflitte dalla sete, andarono da un contadino a chiedergli da bere, promettendo che, in cambio dell’acqua, gli avrebbero resi questi servizi:
le pernici, di zappargli la vigna,
e le vespe, di tener lontani i ladri con i loro pungiglioni, facendovi la guardia tutt’attorno.
Il contadino rispose: “Ma io ho due buoi, che non promettono nulla e mi fanno tutto; dunque è meglio che dia da bere a loro che a voi”.

La favola va bene per certi uomini rovinosi che, promettendo di aiutarci, ci recano gravi danni.

il vostro Pascolo

Read more: "LE FAVOLE DI ESOPO E DI FEDRO | Agricoltura ticinese" - http://agriticino.splinder.com

1 commento:

salvo da paternò ha detto...

Altro che favole queste sembra il triste epilogo delle gesta dei nostri governanti.