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martedì 3 marzo 2009

La storia di un uomo che reagisce e si ribella alla miseria della condizione umana, divenendo paladino della giustizia sociale.



I miserabili Romanzo di Victor Hugo, capolavoro della letteratura francese baluardo della denuncia contro le miserie dell’umanità.
L’autore iniziò a scrivere questo vasto romanzo (in origine intitolato Miserie) nel 1845. Tre anni più tardi lo interruppe, per riprenderlo nel 1860. L’opera fu pubblicata nel 1862 con il titolo definitivo I miserabili.

Evaso dal carcere di Tolone, dove stava scontando una pena di 19 anni per aver rubato una pagnotta e dopo diversi tentativi di fuga, Jean Valjean incrocia sul suo cammino un vescovo, monsignor Myriel, la cui carità lo convince a cambiare vita. Divenuto un ricco imprenditore di provincia sotto il falso nome di Monsieur Madeleine, promette a una delle sue operaie, la povera Fantine, di prendersi cura della figlia Cosette, che vive nella pensione dei Thénardier dove viene sfruttata senza pietà. L’ispettore Javert, convinto di aver riconosciuto in Madeleine il forzato Valjean, lo costringe a fuggire. Valjean si rifugia a Parigi portando con sé la piccola Cosette. Ma nemmeno nella capitale i due sono al sicuro. Così, anche quando Cosette è ormai cresciuta e si è innamorata di un giovane repubblicano, Marius de Pontmercy, Valjean deve continuare a nascondersi. Scoppiano i moti del 1832 e sulle barricate di Parigi Jean Valjean combatte al fianco del monello Gavroche e di Marius, al quale salva la vita. Javert riconosce il vecchio evaso, ma cade nelle mani degli insorti e si salva solo grazie al coraggio e alla clemenza di Valjean. Incapace di accettare che un carcerato gli abbia salvato la vita, Javert si uccide. Cosette si sposa con Marius e riceve una ricca dote. Valjean, infine libero, può concludere in pace la sua esistenza, ma continuerà a essere ossessionato dalla miseria che ha accompagnato tutta la sua vita.

Il romanzo si articola in cinque parti (“Fantine”, “Cosette”, “Marius”, “Saint Denis”, “Jean Valjean”) e si svolge nella Francia della Restaurazione, dalla battaglia di Waterloo (1815) ai moti parigini del 1832, mescolando la storia dei personaggi con la storia collettiva della nazione. Nei protagonisti di questo grandioso affresco storico e sociale c’è tutta l’umanità che soffre, e che Victor Hugo presenta al lettore analizzando contemporaneamente le ragioni sociali e politiche che possono far precipitare un popolo nella miseria e spingerlo alla ribellione.

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