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venerdì 25 settembre 2009

Per una persona che combatte per un’ideale ce ne sono tantissimi invece che vanno nella direzione opposta. Perché ?



Combattere per un’ideale è una necessità, nasce da un’esigenza, da un bisogno irrefrenabile ed incontenibile che esplode dentro di sé. Arrendersi è un’implosione, combattere è un’esplosione. La prima è qualcosa che si autodistrugge, dentro, senza far rumore, la seconda è qualcosa che si autoalimenta, fuori, urlando alle coscienze altrui.

Si combatte quando si deve difendere qualcosa che ci appartiene: un diritto, un sogno, un progetto. Si combatte quando ci si accorge che quello di cui veniamo continuamente privati ci è necessario per sentirci vivi.

Chi non combatte non ha nulla da difendere perché vive uccidendo i sogni degli altri o perche già morto.

1 commento:

dalai87 ha detto...

Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia (Enrico Berlinguer)
Peppino è stato il mio primo esempio di lotta, di libertà e di comunismo, per la nostra terra le sue idee non dovranno morire mai, xkè con loro morirebbe l'unica cosa che di buono ci è rimasto...
ciao
Dalai87