Visualizzazioni totali

sabato 28 febbraio 2009

In Bangladesh..........

Al via campagna in difesa lavoratori Bangladesh
255 lavoratori sono stati ingiustamente licenziati per il solo fatto di avere eletto e insediato il consiglio di fabbrica; chiedevano un salario dignitoso e un orario di lavoro più umano. Nonostante le pressioni della Clean Clothes Campaign e del sindacato internazionale nessun accordo risolutivo è stato raggiunto, anche grazie all'irresponsabile immobilità di alcune imprese committenti coinvolte e delle autorità governative locali Bepza e Bepzia.
Parte la campagna internazionale di pressione della Clean Clothes Campaign nei confronti della A-One e delle imprese committenti per la risoluzione della vertenza in corso da più di sei mesi nell'impresa coreana. I 255 lavoratori ingiustamente licenziati o costretti a dimettersi con la forza lo scorso settembre 2005 dalla A-One, impresa operante nella Export Processing Zone (EPZ) del Savar in Bangladesh, hanno il diritto di essere reintegrati in azienda e hanno il diritto di eleggere un proprio consiglio di fabbrica, nella piena legittimità della legge vigente nelle EPZ dal 2004.

Riportato da:"Terre libere Org.Terre di Confine".

1 commento:

Anonimo ha detto...

:-(