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lunedì 13 aprile 2009

Da:"l'arte di convivere con sorella ignavia e fratello silenzio".Di AAVV.Charmel ed.


Entrai nel bar e ordinai il solito cappuccino,seduta al solito tavolo,nell'attesa pensavo a come dovevo organizzami per la giornata che avrei dovuto affrontare,gli impegni,le commissioni,assorta nei miei pensieri,non mi accorsi che qualcuno mi faceva dei segni per farsi notare e che pultroppo si avvicinava,interrompendo così i miei ragionamenti,con la sua voce stridula mi chiamava per attirare la mia attenzione:"Carla!che piacere vederti!Ti ho notata appena sono entrata,ma non mi hai visto?"Era Cinzia che avvicinandosi ancora di più tendeva ad abbracciarmi per salutarmi con un bacio per farmi gli auguri della Pasqua ormai alle porte,ma con la scusa dell'arrivo del mio cappuccino, mi svincolai dall'abbraccio del "giuda" di turno,sempre più freddamente le strinsi la mano,pensai, che era inutile sfuggirgli visto che, oramai la incontravo dappertutto era diventata la mia persecuzione,non sopportavo la sua presenza ne tantomeno il suo falso interesse per me,cercava di fare la carina per venire a conoscenza del corso delle indagini che riguardavano la ditta dove ormai lei aveva preso il mio posto.Mi misi a bere il mio cappuccino,e diplomaticamente,la avvertì che aspettavo una persona,non potevo rischiare che si potesse sedere nel mio tavolo,l'avvio della giornata già era abbastanza compromesso,la giornata era cominciata male,ciò non fece altro che mettermi di pessimo umore per tutto il resto del restante giorno.

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