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mercoledì 28 dicembre 2011

E anche quest'anno è arrivato Natale.

Ecco la foto di Gesù Bambino.
Ho un sogno che un giorno i bambini africani avranno la possibilità di giocare e studiare come bambini,
Ho un sogno che un giorno loro deporranno le armi perché non ne avranno più bisogno,
Ho un sogno che un giorno loro verranno ascoltati,
tollerati e che potranno anche decidere cosa fare da grandi.

venerdì 4 novembre 2011

Donne che odiano le donne

non è il titolo del libro di Larsson riveduto,ma,le donne a cui voglio riferirmi  sono le mie nuove colleghe,ossia il personale che da qui a cinque anni, lavora al mio posto e di altre colleghe rientrate come me a far parte di nuovo del mondo lavorativo.Adesso che le "titolari"(così si fanno chiamare)lavorano venticinque ore settimanali anzichè trenta, per fare posto a noi riassunte,invece di accoglierci e arrossire quando ci incontrano in sede  in occasione delle riunioni,o al lavoro,ci sfidano con  occhiate di odio e ci ignorano come se fossimo appestate.Adesso si, che stanno assaggiando l'amaro sapore della perdita, adesso sapranno cosa vuol dire perdere qualcosa, in questo caso il posto di lavoro,anche se adire il vero loro hanno soltanto perso cinque ore settimanali, non come noi, che cinque anni fà perdemmo con quest'ultimo anche tutto quello che fa  da contorno all'atto lavorativo,ossia,contributi,assegni familiari e diciamolo pure,ci hanno rubato anche quello che il lavoro ci dava non soltanto sul fronte economico, ma anche come realizzazione personale,in cui ognuno trova quell' armonia psico fisica che aiuta a relazionarsi con gli altri, anche con queste "donne che odiano. L'odio in questi soggetti da che cosa viene innescato?Secondo me, e anche secondo qualche luminare della sociologia moderna, tutto avviene perchè questi soggetti non hanno guadagnato quello che sono,onestamente e senza prevaricare, ma lo hanno ottenuto strisciando ai piedi dei potenti di turno, quindi la perdita ad esempio di un ora di lavoro a loro, costa veramente molto,perchè il "prostituirsi"alla politica, a chi ci vuole schiavi e senza diritti,con il tempo alimenta nella società, il non vivere nella legalità,ma il "vivacchiare" nell'oppressione,essere servi,e poi di chi?Di altri servi!
Che amarezza e che realtà troveranno i figli, di chi, non scendendo a compromessi ma con il sudore della fronte si guadagna da vivere,non accettando di inchinarsi a politici e colletti bianchi,che rubano l'anima e alle volte la libertà,specie quella della preferenza politica. 
carissime colleghe non scordate che la donna non è addomesticabile come voi lo siete divenute, ma per natura selvaggia, instintuale, creatrice e nel frattempo materna, quindi non si lascia soffocare dalle paure e stereotipie che la società malata vuole infliggergli.
"Siamo pervase dalla nostalgia per l'antica natura selvaggia.
Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento.
Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio.
Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per
nascondere i sentimenti. Ma l'ombra della Donna Selvaggia
ancora si appiatta dietro di noi, nei nostri giorni, nelle nostre
notti. Ovunque e sempre, l'ombra che ci trotterella dietro va
indubbiamente a quattro zampe.”

Donne che corrono coi lupi, Clarissa Pinkola Estés.
" - scherzi di cattivo gusto non bisogna farne; non sta bene neppure infilare le dita nella bocca delle ragazze che dormono- raccomandò la donna della locanda al vecchio Eguchi" yasunari kawabata, la casa delle belle addormentate
non sta bene neppure infilare le dita nella bocca delle ragazze che dormono  non sta bene neppure infilare le dita nella bocca delle ragazze che dormono non sta bene neppure infilare le dita nella bocca delle ragazze che dormono non sta bene neppure infilare le dita nella bocca delle ragazze che dormono non sta bene neppure infilare le dita nella bocca delle ragazze che dormono non sta bene neppure infilare le dita nella bocca delle ragazze che dormono

martedì 25 ottobre 2011

Una triste riflessione sul mondo dei bambini disabili e la loro integrazione all'interno della "sqcuola"

Il titolo di questo post potrebbe forse riportarci al divertente e geniale film della indimenticata Lina Wertmuller,ma non si basa la nostra riflessione ne su una fiction ne su un film,ma sulla triste e cinica realtà che avvolge il mondo dei disabili.
Ho deciso di raccontare in maniera ironica e anche direi surreale l'inizio dell'anno scolastico, dopo oramai sei anni di riposo forzato avevo rimosso dai miei pensieri i dietro le quinte che ci sono nelle parti assegnate dai registi,ossia chi dirige i servizi agli attori (dipendenti)a discapito dell'utente.
Si inizia con la riunione programmatica per l'avvio del lavoro,dove tutti i reclutati che dovranno affiancare il bambino disabile aspettano quale sarà il loro fardello, perchè fardello? Perchè tutti sperano di andare nell'istituto dove si lavora meno, cioè con il bambino più autosufficiente possibile,che non scappa,non sbava,sappia mangiare da solo,che non abbia crisi,che non ti sganci un pugno mentre magari lo guidi a fare un'attività,ma magari!!!!!Direbbe  il povero bambino che sfortunatamente viene assegnato ad una che a limite avrebbe potuto lavorare nell'ambito dei call-center.
L'argomento principale dunque rimane per tutta la durata dell'incontro questo,ma da contorno fa anche una specie di "mercato delle vacche" dove l'ultimo dei  pensieri di chi dovrà coprire il servizio è se magari riuscirà a lenire  le sofferenze del bambino in questione.
Attenzione però che il mercato si estende nella scuola anche per i cosidetti bambini normodotati,una merceficazione che lede i diritti dei bambini meno fortunati,essendoci dei cattivi maestri che si organizzano le classi prendendo informazioni sulla provenieza e la posizione economico-sociale dei bambini che dovranno comporre la loro classe.Forse sarò un pò come Don Chisciotte ma sempre meglio di essere come Don Abbondio.
Anzitutto mi preme dire, non è il rancore, o il desiderio di rivalsa, a farmi scrivere queste cose, ma ragioni di coerenza, onestà e dignità.

Ivan di Meo dedica questo canto a chi crede che la dignità abbia un prezzo.

O cara moglie, stasera ti prego,       
dì a mio figlio che vada a dormire,      
perchè le cose che io ho da dire
non sono cose che deve sentir.

Proprio stamane là  sul lavoro,
con il sorriso del caposezione,
mi è arrivata la liquidazion,
m'han licenziato senza pietà.

E la ragione è perchè ho scioperato
per la difesa dei nostri diritti,
per la difesa del mio sindacato,
del mio lavoro, della libertà .

Quando la lotta è di tutti per tutti
il tuo padrone, vedrai, cederà ;
se invece vince è perchè i crumiri
gli dan la forza che lui non ha.

Questo si è visto davanti ai cancelli:    
noi si chiamava i compagni alla lotta,
ecco: il padrone fa un cenno, una mossa,
e un dopo l'altro cominciano a entrar.

O cara moglie, dovevi vederli
venir avanti curvati e piegati;
e noi gridare: crumiri, venduti!
e loro dritti senza piegar.

Quei poveretti facevano pena
ma dietro loro, la sul portone,
rideva allegro il porco padrone:
l'ho maledetto senza pietà .

O cara moglie, prima ho sbagliato,
dì a mio figlio che venga a sentire,
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà    
chè ha da capire che cosa vuol dire
lottare per la libertà.

lunedì 24 ottobre 2011

Seduto sulla riva del fiume attendeva..............

Ritornare a lavoro togliendo un ora al giorno a chi è entrato al posto mio da raccomandato...non ha prezzo ....per tutto il resto c'è tempo.

martedì 19 luglio 2011

Affronta i tuoi giganti

Sarò breve.....anche perchè la mia attuale situazione non mi consente di fare altrimenti.Sono ritornata dopo un periodo in cui ne sono successe delle belle, dalla nascita delle mie figlie alla condanna di chi mi ha fatto perdere il lavoro( http://www.qtsicilia.it/politica/34-politica-notizie/236-a-volte-anche-i-pre-potenti-piangono.html) ma credo fermamente che non ci siano stati tra i miei lettori soggetti con crisi astinenza da charmel.Vorrei a questo punto "ringraziare" chi mi è stato/a vicino,consigliandomi di abbandonare la causa,dicendomi che tanto "loro"sono i più forti, incominciando dalle mie ex colleghe e terminando con i politucoli di turno sia di destra che di sinistra,questi coraggiosi soggetti che di lotta politica non ne capiscono proprio niente e pensano di farla con una mera raccolta di firme,che abbassano lo sguardo quando incrociano quello di un comune cittadino che esce dagli schemi e lotta per avere giustizia,anche se lasciato solo da chi dovrebbe garantirgli i diritti essenziali, Paternò è una città in continua decadenza,ma a volte dal fango nascono anche i fiori.

martedì 10 maggio 2011

A tutto Pollo.

Le proprietà nutritive della carne di pollo e  le proprietà intrinseche per i soggetti imputati in primo grado e a rischio di infarto.
La carne  di pollo, è ricca di proteine nobili,che interferendo con le tossine prodotte dall'ipofisi nell’organismo, promuove lo smaltimento di queste ultime che si formano quando un organismo svolge un intenso lavoro  concernente l'accattonaggio e le leggi "ad personam".  La carne di pollo ha il vantaggio di essere più facilmente masticabile e digeribile, soprattutto se cucinata in modo semplice,anche se a dire il vero specie i soggetti politicomen lo preferiscono alla diavola sia  per la sua particolare cottura  che è  per il  soggetto in questione un anteprima per quello che gli spetterà in periodo post mortem. Ecco perchè  i soggetti in questione specie quando dopo aver presentato davanti al tribunale che li vede imputati,regolare certificato che attesta l'impossibilità a presenziare nell'aula, perchè colpiti da infarto poi "alla sera" per dirla alla Foscolo,si precipitano nei centri commerciali a  cercare gli ultimi rimasugli rimasti della preziosa carne bianca, sgattaiolando subito nelle loro tane con la preda e così appagando la loro viscerale predilezione per la preziosissima carne bianca, senza dimenticare poi il pollame di scarto di cui fanno scorta per farsi difendere davanti ai giudici,quindi viva il pollo, viva i centri commerciali e viva l'Italia terra di polli, futura "cicken Land " ..               

giovedì 17 marzo 2011

Il sacrificio delle donne sulle barricate per la libertà e l’unificazione nazionale

 La presenza femminile sulle barricate merita di non essere dimenticata anche se noi italiani non abbiamo molta memoria. Partiamo dall’esempio di Luigia Battistotti Sassi, la cui notorietà è tutta legata agli episodi che ne fecero una protagonista delle Cinque giornate a Milano. Il 18 marzo del'48 strappò di mano le pistole ad un soldato austriaco e con queste costrinse altri cinque ad arrendersi; pare anche fosse attiva nell’organizzazione della prima barricata antiaustriaca, a borgo S. Croce.
La partecipazione anche armata delle donne agli eventi rivoluzionari ebbe anche altre presenze in quegli anni sia note esponenti dell’aristocrazia, come la principessa di Belgioioso, sia donne di estrazione popolare come appunto la Battistotti o Colomba Antonietti, morta nella difesa della repubblica romana del ’49 in uniforme di bersagliere. O ancora la palermitana Teresa Testa di lana, capraia, che vestita da uomo -con pistola e pugnale alla cintura e sciabola ad armacollo partecipa alle azioni delle squadre popolari e poi non si rassegna al disarmo per la creazione della Guardia nazionale.Giuseppa Calcagno: nata – secondo alcune fonti- nel 1826 a Barcellona (Me), fino all’insurrezione Giuseppa non godette di grande considerazione, soprattutto per la relazione che intratteneva con un certo Vanni, un ragazzo molto più giovane di lei; ma durante la rivolta a Catania nel maggio 1860 riuscì ad impossessarsi di un cannone e lo manovrò con sangue freddo e abilità tali da meritarsi il soprannome di "Peppa la cannoniera" ; dopo essersi così distinta nel moto popolare catanese venne nominata vivandiera della Guardia nazionale.
Adesso non per essere polemica, mi viene da pensare che ai nostri giorni non festeggiare l'unità d'Italia  troverebbe un ulteriore motivazione,perchè non capisco come le donne abbiano subito un involuzione nella vita sociale,adesso si accontentano solo delle quote rosa e dei parcheggi privilegiati per le donne in gravidanza delle casse prioritarie per le donne in gravidanza,sempre associate a soggettti meno fortunati.Ma dove è andato a finire il coraggio che caratterizzava l'essere donna? Ha forse lasciato il posto alle umilianti defraudazioni a cui oggi le donne si fanno sottoporre da uomini mezze calzette, ignoranti e impotenti in tutti sensi. Adesso mi tocca vedere le mie ex colleghe, sotto giuramento davanti ad un giudice a difendere chi minaccia la loro libertà a spada tratta,a chi non le identifica come lavoratrici ma come portatrici di voto di scambio,donne che hanno paura ..... che tremano, non davanti ad un tribunale o ad un giudice ma davanti agli ominicchi che le tengono sotto scacco,donne che si fanno calpestare anche a costo di subire un accusa di falsa testimonianza.Capisco che lavorare è importante, che lavorare è gratificante,ma certamente non deve essere mortificante e umiliante e non deve fare di una donna merce di scambio, lavorare è un altra cosa,il lavoro dovrebbe perlomeno nobilitare e rendere più libera la persona.Chissà....se come la maggior parte dei miei concittadini, anche le mie ex colleghe hanno issato nei loro balconi il tricolore,come concepiscono questo gesto, lo fanno con incoscienza e per imitazione o avranno riflettuto a fondo prima?

E noi che ancora ci illudiamo.......buon compleanno Italia.

Scrive Milan Kundera che quando un popolo viene conquistato vede che i suoi libri sono bruciati, le sue opere distrutte, e questi vengono sostituiti da altri libri e altre opere che con il passare del tempo fanno perdere la memoria di quello che fu.
Da questo nascono movimenti e partiti politici di stampo tanto razzista quanto ignorante.
Non è contraddittorio voler festeggiare l'unità d'italia quanto la maggiore forza governativa è sostenuta dalla lega nord,che si rifiuta di essere presente ai festeggiamenti,perchè di unità d'Italia non ne vuole sentire proprio parlare?
Ancora ci ostiniamo a credere noi italiani a tutto quello che i nostri governanti ci propongono,camuffando la verità con l'illusione,ma come accettare che tra governanti impegnati a bunga bunga,induzione alla prostituzione, italiani concentrati davanti alla tv a guardare il grande fratello e l'isola dei famosi con le lacrime a guardare la De filippi e i suoi amici anzichè piangere davanti alla catastrofe accaduta in Giappone, lasciando scivolare tutto nel nostro tiepido stile di vita alimentato dall'indifferenza, aspettando con l'indifferenza che contraddistingue anche all'estero il nostro essere italiani.
"Abbiamo perso la memoria di quello che fu" come scrive Kundera,dove andato a finire lo spirito patriottico che ci contraddistingueva? L'amore per la giustizia e la patria?
Anche nella mia città le scuole da più settimane si sono mobilitate a preparare canti e giubbe rosse per i poveri alunni che non sanno che i promotori di questa farsa ossia i nostri governanti  sono coalizzati con i promotori del secessionismo,non è contraddittorio vederli in corteo per le strade della città accanto alle piccole giubbe rosse a cantare l'inno di mameli?  
Pensiamo all'unità d'italia noi cittadini che per lavorare magari accettiamo le minacce dei potenti,ci cancelliamo dai sindacati scomodi e non denunciamo il malaffare dei politici collusi?Noi cittadini che quando mandiamo i figli a scuola che ci vengono rimandati a casa con dieci punti di sutura in testa perchè anche le scuole hanno compiuto i centocinquanta anni dalla loro nascita,e per questo i tetti senza manutenzione crollano?Ma ci sembra proprio il caso??

giovedì 10 febbraio 2011

E amore sia

 
Come d'incanto appare
 nel bel mezzo del mare
un puntino.
A ben vedere
ha due gambette che scalciano
le manine piccine.
Se si ascolta con attenzione
mille cavalli galoppano...
è il suo cuore.
Colmo d'amore è questo istante
nell'attesa di poterti abbracciare
e odorare
e baciare
e stringerti forte al mio seno.
I giorni passano
e tu dentro di me
stai crescendo.
Il tuo cuore
è nel mio cuore...
ora e per sempre...

mercoledì 9 febbraio 2011

La "condizione" secondo le cortigiane del "Re nudo"


ROMA – Berlusconi ”ama le donne”, le migliaia a cui dà lavoro fra ”laureate, mamme, professioniste vere,(vajasse)”. Lo dice il sottosegretario Daniela Santanchè, in un’intervista al Giornale(e dove se no!) In cui contesta la manifestazione in programma domenica per la difesa della dignità della donna: ”Ruby e le altre sono frutto delle battaglie che proprio loro fecero nel ’68. Il corpo usato come un bancomat è il risultato di quelle battaglie”.
”Ho contato a quante donne Berlusconi dà lavoro”, spiega Santanchè, ”Mediaset: al 31 dicembre 2010 c’erano 4500 dipendenti, di cui 2600 donne. (Requisiti solo tette grosse e cervello piccolo) Fa il 43 per cento del totale”, ”Mondadori: al 31 dicembre 2009 su 3700 dipendenti, oltre 1600 erano donne, il 43 percento”(la percentuale che può assicurare i bunga bunga serali). ”La dignità – sottolinea – sta nell’autonomia e nell’indipendenza economica. E Berlusconi le donne le mette in condizione di lavorare”. 
http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/santanche-berlusconi-lavoro-donne-742322/
Ora noi donne che al mattino facciamo enormi sacrifici per mandare avanti la famiglia affrontando le impervie giornate,ci chiediamo:"la "condizione"a cui si riferisce la "lady" in questione,in cui Silvio mette in condizione di lavorare è percaso........ quella che fa parte della nuova tratta delle schiave??????(Berlusconi – secondo una delle tante intercettazioni che riportano le conversazioni dell’ex igienista dentale promossa a consigliera regionale - le cerca disperate: “più è disperata meglio è, per lui”)."E la Daniela Santanchè una donna che difende questo sistema, è colei che dovrebbe rappresentare la volontà e i pensieri e le aspirazioni delle Donne italiane? "Ma mi faccino il piacere!!!!".Per dirla alla Totò.

venerdì 4 febbraio 2011

"Se non ora quando",

senonora.jpg
Nella vita le donne possono scegliere: uno stile di vita è quello più facile, fatto di concessioni carnali, vecchi con il culo flaccido (cit.), soldi, lusso e scranni in politica pagati dai contribuenti. L'altro è quello più difficile, fatto di lavoro onesto, a volte sfruttato, sottopagato e precario.
Abbiamo visto come nelle ultime settimane l'immagine della donna sia stata stravolta e snaturata da personaggi come Nicole Minetti, Ruby e le 'Olgettine', che hanno dato il colpo di grazia ad una femminilità italica già messa a dura prova ogni santo giorno dalla mercificazione e dalla strumentalizzazione decontestualizzata.
E' arrivato il momento di dire BASTA (anche se sarebbe stato meglio non arrivare a questo punto).
Per difendere le donne che cercano di farcela da sole, senza compromessi nè aiutini degradanti, il prossimo 13 febbraio si terrà una mobilitazione nazionale, dal titolo molto eloquente: "Se non ora quando".
Le prime firmatarie del manifesto sono Rosellina Archinto, Gae Aulenti, Silvia Avallone, Maria Bonafede, Suor Eugenia Bonetti, Giulia Bongiorno, Margherita Buy, Susanna Camusso, Licia Colò, Cristina Comencini, Silvia Costa, Inge Feltrinelli, Anna Finocchiaro, Donata Francescato, Rosetta Loy, Laura Morante, Claudia Mori, Valeria Parrella, Flavia Perina, Isabella Ragonese, Lunetta Savino, Livia Turco, Lorella Zanardo, Associazione Dinuovo.
Non appena avremo news su quello che succederà a Milano ve lo comunicheremo prontamente. Nel frattempo gustatevi il video-spot della mobilitazione con Anna Finocchiarohttp://milano.blogosfere.it/2011/02/se-non-ora-quando-le-donne-scendono-in-piazza-contro-il-modello-ruby-manifestazione-il-13-febbraio.html

giovedì 27 gennaio 2011

"La verità?No grazie preferisco il potere".

Oggi giornata della memoria mi collego su facebook, essendo cattolica sono iscritta in gruppi e ho amicizie che credevo condividessero i valori cristiani e gli insegnamenti di Gesù Cristo,un uomo che non andava a braccetto con i potenti e aborriva i farisei e che  preferiva andare a casa dei pagani(vedendo in loro persone più rette di quelle che si professavano giuste) ,difendendo gli ultimi e schiacciando i mercanti del tempio.Aprendo la mia pagina di facebook ho potuto vedere come tra questi pseudo cattolici neanche una parola viene sprecata per ricordare la shoah,ma non è il solo episodio che ho notato sul fariseismo dei cattolici,se si parla di ingiustizie verso il diverso nessuna ribellione da parte dei "credenti" cattolici, se Berlusca fa la comunione nessuno che si indigni, se il nostro governo alimenta pensieri  discriminatori e razzisti nessuna indignazione da parte dei cattolici, preferiscono piuttosto giocare a farmville anzichè esternare ribrezzo e indignarsi, forse perchè si è in linea con una mentalità che ci viene imposta dalle più alte cariche istituzionali, senza tenere conto che uno dei più importanti segni che il cristiano da al mondo e l'accoglienza del prossimo senza tenere conto della religione o della razza o altro......
Postando su facebook link che riportano gli scandalosi vizi e vizietti dei nostri governanti sia a livello nazionale che locale, fatti a danno degli italiani e con i soldi degli italiani,posso notare come gli  pseudo-cattolici che credevo condividessero con me sentimenti oltre che di correttezza morale, anche sentimenti di giustizia,non è per niente indignato di fronte allo scempio che si consuma davanti agli occhi di tutti,nulla è cambiato dalle parabole di Gesù ad oggi,le ferite di chi sta a terra stremato dalle ingiustizie, i cattolici continuano a farle sanare dal buon samaritano,negare la verità a dispetto degli ultimi può sempre tornare utile,cattolici di facebook,badate che non basta linkare "Dio è amore"per mettersi la coscienza a posto o pubblicare l'ultimo pensiero del cardinale tizio o caio,più delle volte pensieri dettati non dal vangelo ma da interessi molto personalizzati,badate che Gesù disse:"Io sono la via,la verità e la vita",quindi smettetela di essere la stampella di chi la verità non sa dove sta di casa.

mercoledì 12 gennaio 2011

Chi di speranza vive , paternese muore...

A Paternò,è un boom di lotterie i cittadini sperano... Sperano di cambiare o di migliorare la loro vita, sognano un futuro migliore. In realtà la vita si potrebbe cambiare anche sperando. Questa è la strada più ovvia. In Italia essere capaci, seri e volenterosi non basta, anzi a volte non serve proprio a nulla. paternò alla fine di questo 2011 appare un paese immobile, lacerato dalle liti e dagli odi dove le carriere si tramandano da padre in figlio e dove per ottenere un semplice posto di lavoro, ovvero un diritto, bisogna sottomettersi al potente di turno.
E' normale allora che la gente pensi che l'unica possibilità di cambiare vita sia giocare. Speranza pressocché vana perché, si sa, la probabilità di vincere è praticamente nulla. Ecco spiegato il successo di giochi e lotterie,il più quotato a Paternò è l'enavoto. Un boom causato da una triste consapevolezza: quella di un improbabile colpo di fortuna.

sabato 8 gennaio 2011

« Errare humanum est, perseverare diabolicum »

La locuzione di Lucio Anneo Seneca ci riporta pultroppo ai nostri giorni,per merito sopratutto dei nostri politici che invece di riparare gli errori fatti dai loro predecessori, reiterano gli scandalosi abusi di potere sul popolo, che invece di sovrano, diventa suddito di mercenari senza scrupoli,pastori che indirizzano il loro gregge al macello, invece di pascoli erbosi,questo è il panorama che si profila a  Paternò.
Paternò, la città dove i politici fanno la gara  per appaltare i posti ai parenti ed amici, prova è, che l'ultima gara d'appalto vinta per il servizio ai disabili nelle scuole dopo cinque anni è stata vinta da una nuova cooperativa che voleva forse..... far lavorare gente nuova, magari ridare il lavoro a chi l'aveva perso,ma i nostri mercen......ops politici,che nelle aule dei tribunali sbandierano e ribadiscono più volte che l'attività amministrativa non interviene nelle scelte designate dalle cooperative che svolgono i servizi, si contraddicono, nei fatti che avvengono poi fuori dai tribunali,davanti ai giudici una versione, nella vita reale i nostri "principi" agiscono vessati dai loro interessi personali.