La locuzione di Lucio Anneo Seneca ci riporta pultroppo ai nostri giorni,per merito sopratutto dei nostri politici che invece di riparare gli errori fatti dai loro predecessori, reiterano gli scandalosi abusi di potere sul popolo, che invece di sovrano, diventa suddito di mercenari senza scrupoli,pastori che indirizzano il loro gregge al macello, invece di pascoli erbosi,questo è il panorama che si profila a Paternò.
Paternò, la città dove i politici fanno la gara per appaltare i posti ai parenti ed amici, prova è, che l'ultima gara d'appalto vinta per il servizio ai disabili nelle scuole dopo cinque anni è stata vinta da una nuova cooperativa che voleva forse..... far lavorare gente nuova, magari ridare il lavoro a chi l'aveva perso,ma i nostri mercen......ops politici,che nelle aule dei tribunali sbandierano e ribadiscono più volte che l'attività amministrativa non interviene nelle scelte designate dalle cooperative che svolgono i servizi, si contraddicono, nei fatti che avvengono poi fuori dai tribunali,davanti ai giudici una versione, nella vita reale i nostri "principi" agiscono vessati dai loro interessi personali.
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