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sabato 1 maggio 2010

1 maggio festa dei lav.....ops degli schiavi.

Oggi festa ,uno maggio,per smorzare il tram tram quotidiano(si dice così?) vado a mangiare fuori ,nel solito ristorantino in riva al mare( luogo comune),si perchè sono abitudinaria, e perchè ho conosciuto in questo ristorante una ragazza fantastica che chiameremo in questo caso con un nome di fantasia per la privacy(non si dice così?)E anche per non essere riconosciuta dai suoi aguzzini ,Eva la chiameremo(vi piace?),gli aguzzini vi chiedete chi sono? Ma come non lo immaginate i ---da--to--ri-- di- -la--vo--ro,proprietari del ristorante dove  Eva  corre tra i tavoli,solo lei, una ragazza minuta e stanca,che lotta per portare a casa la "pagnotta"a servire tutti  i lavoratori che si riposano,già che beffa,lei che si è ritirata dalla Germania per seguire la figlia qui in Sicilia , dove il lavoro che faceva lì veniva retribuito per quello che ella meritava,perchè, di che se ne dica, in Germania regna un ordine che gli italiani ormai galvanizzati da politici usurpatori di diritti e maestri di uno stile capitalistico e sprezzante che denigra i deboli e gli ultimi,si possono solo sognare.Eva fa due turni al ristorante che per me era romantico e caratteristico e adesso vedo come la locanda dei Thénardier dei miserabili di Hugò,Eva nei due turni serve ai tavoli da sola, altri camerieri non c'è ne sono, se no il suo datore di lavoro con la camicia sempre e inesorabilmente  burberry o lacoste o  capitalist,come fà a far quadrare i conti regalando alla moglie che sta sempre alla cassa rivestita da ori e marche alla moda  un ninnolo di cartier o una barca più grande di quella che egli possiede? eva alla fine della giornata porta a casa 25.00€ somma che alla signora dietro la cassa non basta nemmeno per comprarsi le salviettine struccanti,una mamma si spacca la schiena per portare a casa 25.00€ ,vergogna, vergogna a te datore di lavoro rimpinguito dal sangue e del sudore di eva  ingrossato dal tempo che Eva non può dedicare a sua figlia,non voglio alimentare gli sfruttatori e per questo non ci metterò più piede nella bettola dei Thénardier nostrani.            

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