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martedì 7 luglio 2009

"Il nido del cuculo "di Alessandro Cascone.


Siamo sempre stati abituati a pensare il mondo diviso in buoni e cattivi. Non so voi ma io mi ricordo ancora alle scuole elementari la famigerata Schlinder list del comportamento, scritta alla lavagna, quando la maestra si assentava qualche minuto, che separava come un taglio di spada i bravi dai cattivi, i primi lodati al suo rientro i secondi castigati a seconda della gravità del misfatto per poi vendicarsi sul Giuda di turno all’uscita da scuola.

Dividere il mondo in buoni e cattivi è sempre stato abbastanza facile poiché era facile capire chi fossero i primi e chi i secondi. Nei film, ad esempio, i primi erano coloro che si battevano per il Bene salvando i deboli e i derelitti della società, i secondi erano invece coloro che gioivano solo in nome del Male attaccando soprattutto deboli e derelitti. Certo alcuni equivoci ci sono stati e sono stati scoperti solo dopo parecchi anni come ad esempio quando si è capito che nei film western americani (quelli con John Wayne per intenderci, mitico Ombre Rosse !) quelli che avevamo pensato fossero i cattivi, gli indiani, alla fine si è scoperto essere i buoni, oppressi e sterminati dalle smanie di conquista dei bianchi, cattivi spacciati per buoni. Confesso che sono cresciuto con l’assoluta convinzione che se avessi incontrato un indiano per strada questo sicuramente mi avrebbe fatto lo scalpo.

Ma la confusione, soprattutto quando generata da fonti interessate alla contaminazione della verità, vuoi per motivi di copione vuoi per motivi più biasimevoli, faceva parte del gioco ed essendo facilmente smascherabile con l’età adulta, anche se a condizione di essere un tantino curiosi, era facilmente risolvibile. Personalmente, ad esempio, non ho mai creduto che i comunisti mangiassero i bambini visto il continuo aumento demografico registrato negli ultimi cinquant’anni. In compenso ho visto tanti comunisti divorati, seppur a distanza di tempo, da adolescenti cresciuti all’ombra di Nuove Generazioni o di Città Future.

Oggi le cose sono cambiate, la globalizzazione ha modificato non solo le abitudini della gente ma ha anche sovvertito dalle fondamenta ogni schema sociale ed economico facendo, se non sparire, almeno sfumare la figura del Cattivo, e siccome non ha senso definire il bene senza aver definito anche il male, si è finito con lo sfumare anche la figura del Buono. In pratica un colpo al cerchio e uno alla botte così nessuno si prende collera. La scelta si è dimostrata estremamente conveniente perché si sono riusciti a conservare rapporti economici con nazioni che in barba ad una Dichiarazione Universale dei diritti umani si macchiano dei più efferati crimini contro la libertà di espressione e di manifestare il proprio dissenso.

Le figure del Buono e del Cattivo oggi sono solo ricordi di vecchi film o di lavagne imbrattate. Il mondo è stato diviso in due categorie meno discriminanti, più poetiche: la rondine e il cuculo.

Le rondini sono uccelli che lavorano tutto il santo giorno volando avanti e indietro per costruire un nido sicuro per chi verrà a breve e porterà avanti la specie. Entrambi i genitori costruiscono il nido e nutrono i piccoli.
I cuculi sono invece uccelli che depongono le proprie uova nei nidi di altri uccelli (in genere passeri e similari). Essendo le uova dei cuculi molto somiglianti a quelle della specie "ospite", alla schiusa il piccolo del cuculo si sbarazza delle altre uova presenti nel nido e non ancora schiuse presentandosi quindi nel nido come l'unico ospite. I genitori adottivi vengono ingannati da questo comportamento e nutrono il cuculo come se fosse un proprio piccolo.

Guardando in cielo oggi si vedono volare sempre più cuculi e sempre meno rondini perché è più vantaggioso per gli inetti e gli incapaci usare gli altri piuttosto che costruire qualcosa con le proprie mani, o con il proprio becco, ma ciò che non ha solide fondamenta è destinato inesorabilmente a crollare così come chi è abile costruttore del proprio destino arriva ad un punto in cui scaraventa fuori dal nido l’impostore della sua libertà così come nel film “Qualcuno volò sul nido del cuculo” tratto dall’omonimo e stupendo romanzo di Ken Kesey, il gigante indiano Capo Bromden si apre un varco per uscire dall’ospedale psichiatrico giudiziario, dove è rinchiuso, scaraventando un lavabo di marmo pesantissimo contro una finestra dopo aver liberato l’amico McMurphy (un grandioso Jack Nicholson) soffocandolo con un cuscino avendone tristemente constatato gli effetti della lobotomia subita come cura a seguito del suo ennesimo reclamare rabbioso la propria dignità di Uomo.
L’indiano, che sin dall’inizio del suo ingresso in ospedale, si era finto sordo-muto per sbarcare il lunario nell’ospedale correrà verso la libertà in Canada, finalmente libero.


Alessandro Cascone

Quanti cuculi ci sono in giro....
nei luoghi di lavoro, nelle università, negli ospedali, nei partiti politici, perfino all'interno delle famiglie...
ma se in natura vi sono pochi cuculi e molte rondini e questo garantisce l'equilibrio tra le specie, cosa succederà quando i cuculi stermineranno le rondini??

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