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giovedì 28 maggio 2009

Un esperienza da vivere


La settimana scorsa sono partita con il treno bianco per Lourdes,un viaggio di due giorni,molto faticoso,ma ricompensato dall'esperienza vissuta,un esperienza che credo mi porterò dentro per il resto della vita,se non fosse che il treno bianco affidato all'unitalsi......pensate che abbiamo viaggiato nella freccia del sud?Pensate che il treno bianco sia l'ultimo prototipo di treno che esista?Beh vi sbagliate viene concesso all'unitalsi una delle vecchie carrette delle ferrovie dello stato,ignorando magari che in quel treno viaggiano persone che sono sofferenti,disabili,che affrontano un viaggio di due giorni e due notti,ma questo non interessa alle autorità competenti,magari pensano:"che pellegrinaggio sarebbe se non impregnato della sofferenza del viaggio".Un encomio al personale addetto dell'unitalsi,che nonostante i disagi riescono a tamponare i vari disservizi,li definirei veramente persone al di fuori degli schemi,persone eccezionali,per non parlare dei volontari medici,sempre pronti ad asservire i loro compiti con spirito di altruismo e coraggio.Per il resto consiglio di fare questa esperienza alle persone che credono che i problemi veri siano quelli legati alla quotidianità,a quelli che danno importanza al tempo che farà,che danno peso al risultato delle elezioni,a quelli che credono che il prossimo siano loro stessi,a quelli che vivono e sguazzano nelle sciatterie.Un appello alle ferrovie dello stato:invece di far viaggiare l'unitalsi nelle vecchie carrette,fate si che queste ultime siano i mezzi di viaggio dei nostri rappresentanti politici,così magari immedesimati nei disagi che le vecchie carrette comportano capiscano e pensino con la mente e non con eventuali attributi.

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