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giovedì 7 maggio 2009

ODE ALLA VITA di P. Neruda

La notte intera con un'ascia mi ha colpito il dolore,
ma il sonno passò lavando come un'acqua scura pietre insanguinate.
Oggi sono nuovamente vivo.
Di nuovo ti sostengo, vita, sulle mie spalle.
Oh,vita ,coppa chiara,
d'improvviso ti riempi di acqua sporca,
di vino morto,di agonia,di perdite,di sorprendenti ragnatele,
e molti credono che tu custodirai codesto colore d'inferno per sempre .
Non è certo.
Passa una notte lenta, passa un solo minuto
e tutto cambia.
Si riempie di trasparenza la coppa della vita.
Il lavoro spazioso ci aspetta.
In un momento solo nascono le colombe.
Si installa la luce sulla terra.
Vita, i poveri poeti ti credettero amara,
non ti tolsero dal letto
per portarti nel vento del mondo.
Accolsero le ferite senza cercarti,
si scavarono un foro nero
e si calarono nel lutto di un pozzo solitario.
Non è vero,vita,
tu sei bella come colui che amo
e fra le sue mani hai odor di menta.
Vita sei una macchina piena,
felicità,suono di tormenta,tenerezza d'olio delicato.
Vita,sei come una vigna:
fai tesoro della luce e la distribuisci trasformata in grappoli.
Colui che ti rinnega
aspetti un minuto,una notte, un anno breve o lungo
ad uscire dalla sua solitudine bugiarda ,
indaghi e lotti , unisca le sue mani ad altre mani,
non accolga ne lusinghi la sfortuna ,
la ricacci dandole forma di muro ,come la pietra gli spaccapietre ,
tagli la sfortuna e si faccia con essa i pantaloni.
La vita aspetta tutti noi che amiamo il selvaggio odore di mare
e di menta che ha tra tra le sue mani
Pablo Neruda Odi Elementari

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