......O lo si diventa rimanendo obbiettivi ai fatti che accadono,un bravo giornalista indaga su quei fatti e cerca di capire la storia che li anticipa,su cosa si cela dietro un avvenimento,cercando testimonianze e sopratutto cercando la verità per non schierarsi da una o dall'altra parte,questo fa parte della deontologia professionale.
Ma molto spesso capita di leggere articoli in cui ci si chiede se veramente quel giornalista è andato veramente alla ricerca della verità,ad esempio:se un giornalista decide di pubblicare un articolo dove dice che dei lavoratori occupano il consiglio comunale perché estromessi dal mondo lavorativo,cercherà di capire come mai proprio quei lavoratori...magari scoprirà che tempo fa,questi ultimi erano stati assunti perché i padroni o i politici gli intimavano di non iscriversi al sindacato,magari di revocare l'iscrizione al sindacato perchè scomodo, e magari di dare i voti a tizio e a caio,magari loro hanno accettato,danneggiando a dei lavoratori onesti che non hanno voluto piegarsi e non hanno voluto nessun padrino all'infuori del sindacato , ma diciamo che questa è solo un ipotesi, il giornalista obbiettivo non avrebbe mai pubblicato un articolo dove invitava i lettori del suo "giornale" a solidarizzare con questi lavoratori che per opportunità hanno svenduto i loro diritti,ma questa rimane solo un opinione, un esempio per capire se stiamo parlando di giornalisti o giornalai.
Il lettore a questo punto si farà anche qualche domanda:"e dei lavoratori danneggiati quando ne hai mai parlato tu che adesso ti ergi come paladino della giustizia,non è che sei un servo e che i tuoi padroni ti hanno ordinato uno scoop proprio in campagna elettorale?"
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