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domenica 5 febbraio 2012

Caro Enrico.....


Ti scrivo perchè ho molta nostalgia di te,a distanza di anni le tue parole sono molto attuali, tu e la questione morale carissimo Enrico, adesso in questo tempo dove sia la società civile che istituzioni sconoscono questa parola"morale"dove la sinistra non è sinistra, ma un amalgama con una destra ringiovanita, come un serpente quando cambia la pelle, senza ideologia tutti i partiti e le persone che li compongono,"I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune".Queste le tue parole,ma questa anche la dolorosa realtà che che è incarnata ormai da tempo nella mia città, e ancora dicevi:"molti italiani, secondo me, si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano di riceverne, o temono di non riceverne più. Al nord come al sud, nelle città come nelle campagne, nei quartieri borghesi come in quelli operai e proletari. Nelle elezioni politiche e amministrative il quadro cambia, anche a distanza di poche settimane".Ma ora dimmi perchè dovrei andare a votare quando questa realta non è consona a me,alle mie ideologie,ai miei valori,dimmi a chi lo dovrei dare il voto! A quella sinistra sempre lontana dai problemi della gente, che quando gli è stato chiesto di essere opposizione ad una destra che ha perpetrato da dieci anni a Paternò un sistema clientelare che si è esteso a macchia d'olio,con dei circoli viziosi in tutti gli ambiti,o dove l'amministrazione poteva "toccare con mano",opposizione non è stata,l'indifferenza verso i problemi reali dilaga,adesso mi arrivano telefonate a casa in cui mi si chiedono consensi,favori,adesso sapete cosa vi dico, anzi io non dico niente, faccio rispondere Niccolò:"Per tanto, questi nostri principi, che erano stati molti anni nel principato loro, per averlo di poi perso non accusino la fortuna, ma la ignavia loro: perché, non avendo mai ne' tempi quieti pensato che possono mutarsi, (il che è comune defetto delli uomini, non fare conto nella bonaccia della tempesta), quando poi vennono i tempi avversi, pensorono a fuggirsi e non a defendersi; e sperorono ch'e' populi, infastiditi dalla insolenzia de' vincitori, li richiamassino. Il quale partito, quando mancano li altri, è buono; ma è bene male avere lasciati li altri remedii per quello: perché non si vorrebbe mai cadere, per credere di trovare chi ti ricolga".

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