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giovedì 17 marzo 2011

Il sacrificio delle donne sulle barricate per la libertà e l’unificazione nazionale

 La presenza femminile sulle barricate merita di non essere dimenticata anche se noi italiani non abbiamo molta memoria. Partiamo dall’esempio di Luigia Battistotti Sassi, la cui notorietà è tutta legata agli episodi che ne fecero una protagonista delle Cinque giornate a Milano. Il 18 marzo del'48 strappò di mano le pistole ad un soldato austriaco e con queste costrinse altri cinque ad arrendersi; pare anche fosse attiva nell’organizzazione della prima barricata antiaustriaca, a borgo S. Croce.
La partecipazione anche armata delle donne agli eventi rivoluzionari ebbe anche altre presenze in quegli anni sia note esponenti dell’aristocrazia, come la principessa di Belgioioso, sia donne di estrazione popolare come appunto la Battistotti o Colomba Antonietti, morta nella difesa della repubblica romana del ’49 in uniforme di bersagliere. O ancora la palermitana Teresa Testa di lana, capraia, che vestita da uomo -con pistola e pugnale alla cintura e sciabola ad armacollo partecipa alle azioni delle squadre popolari e poi non si rassegna al disarmo per la creazione della Guardia nazionale.Giuseppa Calcagno: nata – secondo alcune fonti- nel 1826 a Barcellona (Me), fino all’insurrezione Giuseppa non godette di grande considerazione, soprattutto per la relazione che intratteneva con un certo Vanni, un ragazzo molto più giovane di lei; ma durante la rivolta a Catania nel maggio 1860 riuscì ad impossessarsi di un cannone e lo manovrò con sangue freddo e abilità tali da meritarsi il soprannome di "Peppa la cannoniera" ; dopo essersi così distinta nel moto popolare catanese venne nominata vivandiera della Guardia nazionale.
Adesso non per essere polemica, mi viene da pensare che ai nostri giorni non festeggiare l'unità d'Italia  troverebbe un ulteriore motivazione,perchè non capisco come le donne abbiano subito un involuzione nella vita sociale,adesso si accontentano solo delle quote rosa e dei parcheggi privilegiati per le donne in gravidanza delle casse prioritarie per le donne in gravidanza,sempre associate a soggettti meno fortunati.Ma dove è andato a finire il coraggio che caratterizzava l'essere donna? Ha forse lasciato il posto alle umilianti defraudazioni a cui oggi le donne si fanno sottoporre da uomini mezze calzette, ignoranti e impotenti in tutti sensi. Adesso mi tocca vedere le mie ex colleghe, sotto giuramento davanti ad un giudice a difendere chi minaccia la loro libertà a spada tratta,a chi non le identifica come lavoratrici ma come portatrici di voto di scambio,donne che hanno paura ..... che tremano, non davanti ad un tribunale o ad un giudice ma davanti agli ominicchi che le tengono sotto scacco,donne che si fanno calpestare anche a costo di subire un accusa di falsa testimonianza.Capisco che lavorare è importante, che lavorare è gratificante,ma certamente non deve essere mortificante e umiliante e non deve fare di una donna merce di scambio, lavorare è un altra cosa,il lavoro dovrebbe perlomeno nobilitare e rendere più libera la persona.Chissà....se come la maggior parte dei miei concittadini, anche le mie ex colleghe hanno issato nei loro balconi il tricolore,come concepiscono questo gesto, lo fanno con incoscienza e per imitazione o avranno riflettuto a fondo prima?

E noi che ancora ci illudiamo.......buon compleanno Italia.

Scrive Milan Kundera che quando un popolo viene conquistato vede che i suoi libri sono bruciati, le sue opere distrutte, e questi vengono sostituiti da altri libri e altre opere che con il passare del tempo fanno perdere la memoria di quello che fu.
Da questo nascono movimenti e partiti politici di stampo tanto razzista quanto ignorante.
Non è contraddittorio voler festeggiare l'unità d'italia quanto la maggiore forza governativa è sostenuta dalla lega nord,che si rifiuta di essere presente ai festeggiamenti,perchè di unità d'Italia non ne vuole sentire proprio parlare?
Ancora ci ostiniamo a credere noi italiani a tutto quello che i nostri governanti ci propongono,camuffando la verità con l'illusione,ma come accettare che tra governanti impegnati a bunga bunga,induzione alla prostituzione, italiani concentrati davanti alla tv a guardare il grande fratello e l'isola dei famosi con le lacrime a guardare la De filippi e i suoi amici anzichè piangere davanti alla catastrofe accaduta in Giappone, lasciando scivolare tutto nel nostro tiepido stile di vita alimentato dall'indifferenza, aspettando con l'indifferenza che contraddistingue anche all'estero il nostro essere italiani.
"Abbiamo perso la memoria di quello che fu" come scrive Kundera,dove andato a finire lo spirito patriottico che ci contraddistingueva? L'amore per la giustizia e la patria?
Anche nella mia città le scuole da più settimane si sono mobilitate a preparare canti e giubbe rosse per i poveri alunni che non sanno che i promotori di questa farsa ossia i nostri governanti  sono coalizzati con i promotori del secessionismo,non è contraddittorio vederli in corteo per le strade della città accanto alle piccole giubbe rosse a cantare l'inno di mameli?  
Pensiamo all'unità d'italia noi cittadini che per lavorare magari accettiamo le minacce dei potenti,ci cancelliamo dai sindacati scomodi e non denunciamo il malaffare dei politici collusi?Noi cittadini che quando mandiamo i figli a scuola che ci vengono rimandati a casa con dieci punti di sutura in testa perchè anche le scuole hanno compiuto i centocinquanta anni dalla loro nascita,e per questo i tetti senza manutenzione crollano?Ma ci sembra proprio il caso??