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mercoledì 25 gennaio 2012

Noi non ci adagiamo

Un genitore di un bambino affetto da sindrome autistica mi ha pregato di pubblicare questa lettera,essendo a conoscenza del mio blog,  a cui seguirà denuncia nei confronti della pubblica amministrazione.
 Mi chiamo Giuseppe,sono un papà di un bambino affetto  da sindrome autistica,accompagno ogni mattina all’asilo mio figlio e devo dire i primi giorni ero un po’ preoccupato di dover affidare mio figlio con le sue problematiche alle cure dell’assistente che mi ritrovo, una vicina di casa di mia madre, che è conosciuta nel quartiere proprio per la sua ignoranza,in poche parole la signora in questione non sa nemmeno mettere la sua firma, ed è stata assunta  da un dirigente dei servizi sociali che  si doveva disobbligare di certi servigi ricevuti dal di lei fratello.
Ora mi domando se sia giusto che a sostituire la signora durante la malattia mi mandano un assistente di cui vengo a conoscenza abbia un curriculum impeccabile e,chiedo all’assessorato ai servizi sociali se ritenga giusto assegnare ai nostri piccoli sfortunati e bisognosi di cure, personale di cui non ci si può fidare  che non conosce nemmeno  le più semplici nozioni che comprendono le patologie di cui sono affetti i nostri figli, i nostri figli non sono carne da macello!Non sono merci di scambio per i vostri sporchi interessi! Auguro a voi politici che vi servite dei soggetti più indifesi per  assecondare la vostra sete di potere, di non avere mai a che fare con queste e altre patologie.
Mi propongo di essere promotore nell’ effettuare una raccolta di firme di tutti i genitori che  lamentano questi problemi con l’assistenza carente che viene offerta nel territorio di Paternò, poiché altri genitori sono a conoscenza di cattiva assistenza nei confronti dei loro figli,affidati a persone che non si fanno scrupoli nemmeno a lasciare i bimbi da soli e per espletare faccende domestiche durante l’orario  di lavoro.noi non ci adagiamo ,questo sarà il nostro sponsor.
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici;
Considerate
Mediate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.