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venerdì 29 maggio 2009

Se


Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice lor "Tieni duro!".

Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!


Rudyard Kipling

giovedì 28 maggio 2009

Un esperienza da vivere


La settimana scorsa sono partita con il treno bianco per Lourdes,un viaggio di due giorni,molto faticoso,ma ricompensato dall'esperienza vissuta,un esperienza che credo mi porterò dentro per il resto della vita,se non fosse che il treno bianco affidato all'unitalsi......pensate che abbiamo viaggiato nella freccia del sud?Pensate che il treno bianco sia l'ultimo prototipo di treno che esista?Beh vi sbagliate viene concesso all'unitalsi una delle vecchie carrette delle ferrovie dello stato,ignorando magari che in quel treno viaggiano persone che sono sofferenti,disabili,che affrontano un viaggio di due giorni e due notti,ma questo non interessa alle autorità competenti,magari pensano:"che pellegrinaggio sarebbe se non impregnato della sofferenza del viaggio".Un encomio al personale addetto dell'unitalsi,che nonostante i disagi riescono a tamponare i vari disservizi,li definirei veramente persone al di fuori degli schemi,persone eccezionali,per non parlare dei volontari medici,sempre pronti ad asservire i loro compiti con spirito di altruismo e coraggio.Per il resto consiglio di fare questa esperienza alle persone che credono che i problemi veri siano quelli legati alla quotidianità,a quelli che danno importanza al tempo che farà,che danno peso al risultato delle elezioni,a quelli che credono che il prossimo siano loro stessi,a quelli che vivono e sguazzano nelle sciatterie.Un appello alle ferrovie dello stato:invece di far viaggiare l'unitalsi nelle vecchie carrette,fate si che queste ultime siano i mezzi di viaggio dei nostri rappresentanti politici,così magari immedesimati nei disagi che le vecchie carrette comportano capiscano e pensino con la mente e non con eventuali attributi.

mercoledì 27 maggio 2009

Paternò come la Francia di Honorè de Balzac


Voglio parlare di questo libro che mi ha accompagnato nelle giornate dell'ultima settimana,ho riportato un brano di questo libro che davvero mi ha affascinato,sia per lo stile unico di Balzac, ma tanto più perchè davvero sembra un libro che narra dei nostri giorni e della odierna società.

Che uno speculatore si faccia saltare le cervella, che un agente di cambio scappi, che un notaio trafughi il patrimonio di cento famiglie, cosa peggiore di un assassinio, che un banchiere liquidi, tutte queste catastrofi, dimenticate a Parigi in pochi mesi, sono presto sommerse dalla marea della grande città. Le ricchezze colossali dei Jacques Coeur, dei Medici, degli Ango di Dieppe, degli Auffredi di La Rochelle, dei Fugger, dei Tiepolo, dei Corner furono un tempo conquistate onestamente mediante privilegi dovuti all’ignoranza circa il luogo d’origine delle merci preziose; ma oggi le conoscenze geografiche sono penetrate nelle masse, la concorrenza ha limitato i profitti, sicché qualsiasi ricchezza troppo rapidamente acquisita o è l’effetto di un caso e di una scoperta, o il risultato di un furto legale. Pervertito da esempi scandalosi, il basso commercio ha risposto, soprattutto da dieci anni a questa parte, alla malafede delle concezioni dell’alto commercio con odiosi attentati sulle materie prime. Dove si pratica la chimica non si beve più vino, e l’industria vinicola muore. Si vende sale adulterato per sfuggire al fisco. I tribunali sono spaventati da questa generale disonestà. Il commercio francese, infine, è sospetto al mondo intero; e anche l’Inghilterra va corrompendosi. Da noi il male deriva dalle leggi politiche. La Carta ha proclamato il regno del denaro, il successo diventa pertanto la ragione suprema di un’epoca atea. La corruzione delle alte sfere, malgrado gli splendidi risultati e le ragioni speciose, è infinitamente più laida delle corruzioni ignobili e quasi personali degli strati inferiori, di cui alcuni particolari servono da nota comica, un comico terribile se volete, in questa «scena ».

mercoledì 13 maggio 2009

Il cinque per mille alle associazioni senza scopo di lucro.......


Ma stiamo scherzando!?!?Diamoli ai comuni così ci penseranno loro alle fasce più deboli,facciamo prendere respiro alle casse del comune,strozzate dal deficit da ebetismo dominante,starebbe bene questa anche nella fiaba di Collodi,"Pinocchio",quando il gatto e la volpe si prendono gioco di Pinocchio facendo interrare le monete nel campo dei miracoli.La storia ritorna sempre,e anche le fiabe dietro il simbolismo innocente di fatti o cose ci rimandano alla vita quotidiana,alle tristi realtà e ai lieto fine. L'impossibile cari governanti lo avete già fatto per i miracoli,state cercando di attrezzarvi?

giovedì 7 maggio 2009

ODE ALLA VITA di P. Neruda

La notte intera con un'ascia mi ha colpito il dolore,
ma il sonno passò lavando come un'acqua scura pietre insanguinate.
Oggi sono nuovamente vivo.
Di nuovo ti sostengo, vita, sulle mie spalle.
Oh,vita ,coppa chiara,
d'improvviso ti riempi di acqua sporca,
di vino morto,di agonia,di perdite,di sorprendenti ragnatele,
e molti credono che tu custodirai codesto colore d'inferno per sempre .
Non è certo.
Passa una notte lenta, passa un solo minuto
e tutto cambia.
Si riempie di trasparenza la coppa della vita.
Il lavoro spazioso ci aspetta.
In un momento solo nascono le colombe.
Si installa la luce sulla terra.
Vita, i poveri poeti ti credettero amara,
non ti tolsero dal letto
per portarti nel vento del mondo.
Accolsero le ferite senza cercarti,
si scavarono un foro nero
e si calarono nel lutto di un pozzo solitario.
Non è vero,vita,
tu sei bella come colui che amo
e fra le sue mani hai odor di menta.
Vita sei una macchina piena,
felicità,suono di tormenta,tenerezza d'olio delicato.
Vita,sei come una vigna:
fai tesoro della luce e la distribuisci trasformata in grappoli.
Colui che ti rinnega
aspetti un minuto,una notte, un anno breve o lungo
ad uscire dalla sua solitudine bugiarda ,
indaghi e lotti , unisca le sue mani ad altre mani,
non accolga ne lusinghi la sfortuna ,
la ricacci dandole forma di muro ,come la pietra gli spaccapietre ,
tagli la sfortuna e si faccia con essa i pantaloni.
La vita aspetta tutti noi che amiamo il selvaggio odore di mare
e di menta che ha tra tra le sue mani
Pablo Neruda Odi Elementari

lunedì 4 maggio 2009


"Quando un individuo non è libero nel proprio lavoro, e dunque vive nell’incertezza quotidiana, tende anche ad escludersi dalla vita politica, con grave danno della stessa vita democratica del Paese" (Bruno Trentin).

venerdì 1 maggio 2009






Una mattina mi son svegliato,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi son svegliato
ed ho trovato l'invasor.

O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.

E seppellire lassù in montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire lassù in montagna
sotto l'ombra di un bel fior.

E le genti che passeranno
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E le genti che passeranno
Mi diranno "Che bel fior!".

E' questo il fiore del partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E' questo il fiore del partigiano
morto per la libertà!